Campagne di rilevamento 2013-2016
Per ogni obbiettivo sono state scattate una serie di fotografie della medesima area campione su cui sono state poste delle mire sia per rendere metrico il rilievo sia per i successivi controlli della bontà geometrica degli elaborati. Dalla comparazione tra i modelli fotogrammetrici e quelli della stessa area ottenuti dalle scansioni laser, è stato possibile trarre le seguenti conclusioni:
– Con l’ottica Canon EF 14mm f/2.8 (apertura max) si riducono notevolmente i tempi di acquisizione per via del maggior angolo di ripresa dell’ottica, fattore che allo stesso tempo, però, comporta una notevole diminuzione della risoluzione fotografica e genera un elevato errore di distorsione ai margini delle singole foto.
– Con l’ottica Canon EF 28mm f/1.8 (apertura max) abbiamo ottenuto delle buone risoluzioni delle aree investigate con una notevole riduzione delle aberrazioni e deformazioni derivanti dalle lenti utilizzate. Inoltre con tale configurazione si ottiene un notevole alleggerimento del dispositivo di ripresa, implicando una minore deformazione e dimensione dei supporti utilizzati.
– Con l’ottica Canon EF 50mm f/1.8 (apertura max) i risultati ottenuti in termini di risoluzione fotografica e distorsione dell’immagine sono stati molto soddisfacenti; tuttavia la notevole riduzione dell’angolo di ripresa dell’obbiettivo e le elevate dimensioni dell’area da rilevare avrebbero causato un forte aumento dei tempi di acquisizione ed elaborazione, dato l’elevato numero di fotografie da effettuare.
Per questi motivi, pur riducendosi l’area di ripresa, l’obbiettivo più adatto alle nostre esigenze si è rivelato il Canon EF 28mm f/1.8 II, che ci ha permesso di coprire l’intera area di interesse con circa 2000 scatti complessivi per chiesa, mantenendo un’ottima risoluzione finale del modello e limitando al massimo i tempi di acquisizione.
Pasquale Galatà, Andrea Zavagnini